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Underground [1pt – 1c – 5pgr] Il cerimoniale (Ossessione)

Ossessione  Yarko estrasse di tasca una pillola bianca, la schiacciò tra le mani fino a sbriciolarla e lanciò la polvere nella stanza. Per q...

domenica 6 novembre 2022

Underground [1Pt - 1c - 3pgr] - Il cerimoniale (Brama)

 Brama

La musica allietava la tavola dei nobili Ashvy che sorseggiavano vino gustando un arrosto di daino selvatico, regalo di un cacciatore della landa desolata.
I musici della Larankia erano una famiglia di cinque kardighi, maneggiavano con demoniaca sapienza un violino, due arpe, un flauto e una cetra: le loro melodie solleticavano le menti più brillanti facendo raggiungere loro sublimi e raffinati stati di estasi.
Yarko si dilettava con l'umana che aveva officiato il cerimoniale al di là dello specchio mentre i tre demoni ne osservavano, curiosi, le movenze.
Qualora non fosse stato all'altezza del suo compito, la sua stirpe avrebbe pagato pegno per aver trasgredito le leggi, inviando un “umano” per compiere in vece loro, il proprio dovere.

***

L'ibrido demone percepì gli stati d'animo della ragazza; la osservava nuda e indifesa
sentendo ardere la passione: d'altronde era autorizzato a comportarsi come meglio credeva.
- Tranquilla - le disse – sono qui per soddisfare le tue richieste.
Anya imbavagliata, tratteneva il fiato.
- Mi hai evocato per questo!

Yarko accennò un sorriso mentre le toglieva il cuoio che le avvolgeva la bocca. Ora poteva parlare.
Anja pronunciò solo sillabe sconnesse. Era confusa dal trattamento riservatole, ma stranamente si sentiva al sicuro tra le braccia di quel demone che aveva con maestria stimolato i suoi lati più intimi.
Bianco come l'avorio e scolpito come una statua di granito, dimostrava una ventina d'anni.
Era stranita e frastornata, divisa tra il terrore per la singolare situazione e il fascino che subiva da quel demone.

- Che succede? Ho sbagliato qualcosa? - disse il demone.
- No, no, è che... - la timidezza di Anya divertiva Yarko, che cercava di nascondere il suo ghigno sadico - Ho un po' paura: non pensavo funzionasse veramente.
- Rilassati e mettiti comoda – insisteva.
- Non è semplice così immobilizzata.
Yarko la guardò e decise di andare fino in fondo e anche oltre.
Anche lui subiva il fascino di quella creatura: l'umana era deliziosa, sensuale e a lui non bastava possederla per attrazione fisica imposta mediante carisma demoniaco.
Voleva la sua mente e la sua anima, doveva eccellere agli occhi di coloro che lo stavano osservando, doveva strabiliarli, far capire loro che non si erano sbagliati nel riporre fiducia in lui.

- Che disegno hai sulla spalla? - chiese lei, balbettando.
- È il drago che mio nonno ha ucciso tempo fa per richiesta del re. Viene tramandato tra discendenti maschi.
Ora rilassati, chiudi gli occhi.
- Vorrei guardarti mentre...
Anja non capiva perché era attratta da quella creatura, sapeva che i demoni sono esseri imprevedibili e malvagi, ma allora perché ne aveva chiamato uno?
Aveva svolto il cerimoniale senza crederci?
Ma in effetti non le stava succedendo esattamente quello che aveva sempre desiderato?
Non comprendeva il perché delle sue scelte ne tantomeno si era mai comportata in quel modo.
Sicuramente avrebbe trovato un modo per uscire da quella delicata situazione, ma in fondo non lo voleva davvero.
Il ragazzo le si avvicinò al viso, la scrutò negli occhi così profondamente che Anya si sentì nuda come non lo era mai stata in vita sua.
Si sentiva completamente indifesa, non sapeva se fidarsi davvero di quel demone venuto nel cuore della notte.
Yarko si sedete di fianco, preso il viso della ragazza tra le mani, avvicinò delicatamente il suo a quello di lei, sempre fissandola negli occhi, finché le punte dei loro nasi non si toccarono; le labbra si sfiorarono delicatamente.
Lei ebbe un brivido fortissimo: la travolse un vento gelido ed impetuoso, ma trovò ristoro e sicurezza nelle forti braccia di lui, dove si lasciò andare come per farsi sorreggere, arresa davanti a un nemico irresistibile a cui si chiede clemenza.
Socchiuse gli occhi abbandonandosi all'inevitabile e lui, preso un lembo del mantello, ne strappò una striscia usandola come fosse una benda!
Anja sussultò.
- Ora assaporerai le delizie dell'inferno



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